Rassegna Stampa

Dalla parte dell’eros senza peli sulla lingua

Un successo che si rinnova da 2421 anni. Era infatti il 411 a.C. quando Aristofane mandò in scena la sua Lisistrata. Una commedia divertente, rubizza, sanamente rude, priva di quella retorica della convenienza moralistica che fa perdere il senso delle cose. Emiliano Bronzino la ha proposta sabato al Teatro Greco, mescolando sapientemente letteratura (…) e movenze salaci…

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Aiace e Sofocle nella Valle dei Templi

Sono nati per il Teatro Greco di Siracusa ma da domani andranno in scena al parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. (..) La location scelta per allestire la platea da 2 mila posti è, così come l’anno scorso, lo sfondo del Tempio di Giunone, ai piedi della collina di piana San Gregorio.

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Escenografia catalana en el teatro griego de Siracusa

Jordi Garcés es el autor de la scenografia del XLVI Ciclo de Espetáculo Clásico que se celebra en el teatro griego de Siracusa. El arquitecto barcelonés, autor entre otra sobras del Museu Picasso, ha optado en el histórico teatro de la ciutad siciliana por una scenografia minimalista, hecha con madera, agua y luz.

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Con “Fedra” e “Aiace” eros e follia a Siracusa

Cast e regie pienamente indovinati per le tradizionali tragedie in scena al Teatro greco il filo della malattia dell’anima è quello che lega le due opere scelte quest’anno dall’Inda. (…) Applausi per tutti. Dalla follia di Aiace all’eros malsano che avvelena “Fedra”, la tragedia di Euripide che completa il ciclo, e che ancora una volta vede una dea ordire un piano crudele.

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A Siracusa modernità di Sofocle e Euripide

Bellezza del luogo e fascino della poesia. Tornano ad affollarsi gli spalti del Teatro Greco di Siracusa. La regia di Daniele Salvo opera in pieno rispetto del testo diligentemente tradotto da Guido Paduano e sfrutta bene l’immenso spazio scenico. Con buon risultato, muovendosi tra schemi classicheggianti e apertura al moderno, Carmelo Rifici. E bene a svolgere il loro compito gli attori, costretti a cimentarsi con la sapiente, meditatissima ma irta di difficoltà traduzione di Edoardo Sanguineti.

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Pochi giorni fa lo scrittore era in Sicilia. Applaudito a Siracusa per la “sua” Fedra

Quando quindici giorni fa ha fatto la sua apparizione nella monumentale cavea del Teatro greco di Siracusa per assistere alla prima di “Fedra-Ippolito portatore di Corona” (…) era stato accolto da uno scrosciante applauso. Cinquemila persone che con quel loro gesto avevano voluto manifestargli apertamente l’apprezzamento per un lavoro che ha segnato gli ultimi decenni della cultura.

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“Aiace”, tragedia dell’orgoglio e della vergogna

a vicenda, ambientata sotto le mura di Troia, trova emblematico rimando in una muraglia di legno naturale con, a lato, un lago d’acqua interrotto da una nave spezzata. Sull’acqua cammina Atena; dall’acqua giunge il Coro degli esausti soldati; e nell’acqua s’avvia Aiace per ricomparire nell’atto del suicidio sull’alta torre che domina la scena.

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Se Aiace è sconfitto ma non piegato

Il regista Daniele Salvo ha scelto di percorrere la strada filologica, con rigore, senza tentennamenti. Dalla scenografia ai costumi, dai movimenti alle musiche, così come nella recitazione, non ci sono ammiccamenti, a parte una torre-tenda che si apre e chiude con movimenti meccanici.

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