Rassegna Stampa

La tragedia del potere

A Siracusa il 48esimo ciclo di classici, con le danzatrici di Martha Graham….Una lettura lineare, stilizzata, con pochi artifici e poche sorprese quella che Claudio Longhi ha dato del Prometeo di Eschilo (….)

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Quel malandrino di Dioniso

Antonio Calenda mostra di saper gestire la cavea amplificata dalla scenografia di Rem Koolhaas: i due cerchi in legno che si riflettono l’uno sull’altro, ingrandiscono la visione, la rendono rotonda, la globalizzano. Ma anche il corpo di ballo di Martha Graham è utilizzato al meglio e reso protagonista con il coro “di casa”

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Olimpi molto crudeli e un po’ imperscrutabili

il regista Claudio Longhi fa spostare qua e là un traliccio metallico con sopra il gagliardo Massimo Popolizio ritto a braccia allargate (…) Maurizio Donadoni è un Dioniso fisicamente possente anche se non giovanissimo, la Aprea e Daniela Giovanetti due robuste presenze femminili, Massimo Nicolini un Penteo accecato dall’orgoglio ma da ultimo commovente…

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Eroe nevrotico e azzoppato

Nel Filottete di Borgia c’è la bella scena di Maurizio Balò; ci sono i movimenti del Coro, che canta in greco; e c’è un suggestivo finale, con Filottete che se ne va in barca, su una piattaforma che sembra davvero il mare. Tutto come fosse reale, ossia più mitico del mito.

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Filottete

Al Teatro Greco di Siracusa, per la 47esima stagione del Ciclo di Spettacoli Classici, va in scena una sorprendente edizione di Filottete, affidata alla regia sicura di Gianpiero Borgia.

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Andromaca a Siracusa

Sugli spalti del teatro greco di Siracusa, ogni anno, si celebra qualcosa che va oltre il semplice fatto spettacolare: un piccolo-grande rito collettivo che ogni giorno spinge migliaia di spettatori ad assistere con partecipazione empatica alle tragedie.

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Quella guerra di letti

Andromaca. La guerra è finita. Qui è una questione di letti, di una guerra sì, ma per il possesso dell’uomo non a caso assente. L’Andromaca di Laura Marinoni non depone la propia regalità anche se diventata schiava.

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