Il Mattino

L’Orestea tra Pasolini e i mali di Gomorra

Ebbene, al termine di «Eumenidi», la tragedia conclusiva della trilogia, uno spettatore (non a caso ha cominciato il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso) legge dalle gradinate un passo dello storico e grecista George Thomson sull’affermarsi della legalità. E questo attiene alla concezione del teatro come assemblea civile, cara a Carriglio a partire dalla sua messinscena di «Assassinio nella cattedrale» di Eliot.

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