stagione24

Introduzione
Il convegno annuale dell’INDA affronta il tema della conoscenza come elemento strutturale del teatro greco e latino, in un duplice senso.
Il primo riguarda lo sviluppo dell’azione drammatica dalla differenza cognitiva tra momenti e/o personaggi diversi, che produce senso allo stesso modo che in fisica la differenza di potenziale produce energia, per cui la catastrofe si identifica in un apprendimento. È il caso emblematico dell’Edipo Re; ma non è meno significativa al riguardo la tragedia più antica che possediamo, i Persiani di Eschilo, dove l’angoscia del disastro nazionale attraversa le fasi del presentimento interiore, dell’informazione, della spiegazione e dell’elaborazione del lutto.
La forma principe che realizza il divario conoscitivo è quella dell’inganno, assunta da un personaggio che attraverso la manipolazione dei suoi interlocutori si solleva allo statuto di demiurgo: è la situazione dell’adultera Clitemestra nell’Agamennone o dell’infanticida Medea. Ma è nella Nea che questa tematica acquista un predominio schiacciante, soprattutto in Plauto, che rende esplicita nello Pseudolo la sovrapposizione fra l’imbroglione e il poeta creatore.
Il secondo centro di interesse del convegno riguarda invece la discussione teorica della conoscenza: nella Medea di Euripide la sophia della protagonista in campo di veleni e magie viene investigata nella frattura sociale e nell’isolamento che si crea tra l’intellettuale e la società. In Aristofane, le Nuvole pongono il problema del potenziale conflitto fra l’educazione e la struttura del nucleo familiare, e le Rane la funzione del poeta di fronte alle emergenze della polis.
L’ambiguità tra questi due piani traspare dalle tragedie che più hanno trasmesso alla modernità il modello dell’esperienza intellettuale, col rapporto tra sapere e potere che è il fondamento del regno di Edipo, e con la fondazione della civiltà ad opera del titano Prometeo che l’ha instillata negli uomini unitamente alle “speranze cieche”.

La conoscenza
nel teatro
antico

 

Convegno Internazionale di studi INDA 2024
a cura della Fondazione Inda e della Rivista di studi sul teatro antico Dioniso.

Calendario
24 ottobre
ore 09:30
Saluti istituzionali
Guido Paduano: Introduzione

ore 09:30
Prima sessione
Presiede Margherita Rubino
Università di Genova

Mauro Bonazzi
Università di Bologna, La tragedia della conoscenza: Platone, Euripide, Atene

Bruno Centrone
Università di Pisa, Sophrosyne, synesis, sophia: l’intellettualismo di Euripide

Carmine Catenacci
Università di Chieti, Euripide, Medea e i pericoli del sapere

ore 15.00
Seconda sessione
Presiede Elena Fabbro
Università di Udine

Rebecca Lämmle
University of Cambridge, Last Things in the Latest Euripides

Gherardo Ugolini
Università di Verona, Edipo tra γνώμη e τύχη: la crisi del sapere indiziario

Maria Michela Sassi
Università di Pisa, Il pensiero morale di Sofocle. Edipo e la conoscenza di sé

25 ottobre
ore 09:30
Terza sessione
Presiede Alessandro Grilli
Università di Pisa

Martin Revermann
University of Toronto, Types of Knowledge in Aristophanes’ Clouds

Guido Paduano
Università di Pisa, La verità come funzione della diseguaglianza sociale nell’Anfitrione di Plauto

Gilberto Biondi
Università di Parma, Sibi melius quam deis notus: tra un (d)io sconosciuto e “conosci te stesso”

Credits:
Segreteria organizzativa
Elena Servito, Francesco Morosi

Addetto stampa
Gaspare Urso

Progetto grafico
Carmelo Iocolano

Info e accredito sulla piattaforma zoom:
[email protected]
+39 0931 48 72 26

“Convegno con diritto di esonero dall’obbligo di servizio”.
Il Convegno sarà trasmesso sulle piattaforme zoom e facebook